Ecco la foto di un Nexus Caio scheggiato.
E’ il mio Nexus Caio. Eh si, proprio il mio, di colui che ha aperto e porta avanti questo blog.
Come è successo? In maniera decisamente banale, almeno a prima vista. Tagliando un asse di legno tenero (tipo quello dei bancali), spessa 2 cm circa.
Com’è possibile? Il Caio aveva dimostrato nel tempo la sua enorme robustezza. Io stesso avevo tagliato tantissima legna, tra cui molti tronchi di legna stagionata e davvero dura, anche di oltre 10 cm di diametro. Avevo fatto chopping e batoning su chiodi, lamiera di rame e fil di ferro.
Ma stavolta un colpo dato in maniera davvero stupida ha auto un effetto decisamente poco edificante. Come vedete dalla foto è saltato via (anzi, è rimasto incastrato nel legno) un frammento di circa 20x5 mm. Colpa del legno molto tenero, che ha fatto entrare in profondità la lama, facendola incastrare, e di un fendente dato molto male, la cui forza rimanente, si è scaricata in un movimento torsionale, che ha fatto leva sulla parte di lama rimasta incastrata nel legno.
Che ci crediate o no mentre il fendente stava per colpire il legno, ho pensato proprio “che brutto colpo, adesso si rompe”. E così è stato.
Qualcuno può pensare che la colpa sia dell’acciaio. Lo escludo. Altrimenti il coltello si sarebbe rotto molto prima e comunque l’A8 modificato ha doti meccaniche davvero di grande rilievo (lo dimostrano anche le prove fatte con il Tito.
Colpa del trattamento termico o difetti nel materiale? Escludo anche questo. Perché, altrimenti, si sarebbe rotto durante uno dei tanti tagli di tronchi di legno stagionato, o magari durante il batoning sui chiodi.
Quindi?
Quindi Mea Culpa. Colpa mia. E forse, un po’ dell’angolo molto acuto dei biselli, assieme ad uno spessore, in zona filo, di 0,7 mm. Ma del resto è l’unico Caio che ha riportato un danno così notevole e io stesso lo avevo usato con soddisfazione e successo per lavori decisamente gravosi.
E’ il mio Nexus Caio. Eh si, proprio il mio, di colui che ha aperto e porta avanti questo blog.
Come è successo? In maniera decisamente banale, almeno a prima vista. Tagliando un asse di legno tenero (tipo quello dei bancali), spessa 2 cm circa.
Com’è possibile? Il Caio aveva dimostrato nel tempo la sua enorme robustezza. Io stesso avevo tagliato tantissima legna, tra cui molti tronchi di legna stagionata e davvero dura, anche di oltre 10 cm di diametro. Avevo fatto chopping e batoning su chiodi, lamiera di rame e fil di ferro.
Ma stavolta un colpo dato in maniera davvero stupida ha auto un effetto decisamente poco edificante. Come vedete dalla foto è saltato via (anzi, è rimasto incastrato nel legno) un frammento di circa 20x5 mm. Colpa del legno molto tenero, che ha fatto entrare in profondità la lama, facendola incastrare, e di un fendente dato molto male, la cui forza rimanente, si è scaricata in un movimento torsionale, che ha fatto leva sulla parte di lama rimasta incastrata nel legno.
Che ci crediate o no mentre il fendente stava per colpire il legno, ho pensato proprio “che brutto colpo, adesso si rompe”. E così è stato.
Qualcuno può pensare che la colpa sia dell’acciaio. Lo escludo. Altrimenti il coltello si sarebbe rotto molto prima e comunque l’A8 modificato ha doti meccaniche davvero di grande rilievo (lo dimostrano anche le prove fatte con il Tito.
Colpa del trattamento termico o difetti nel materiale? Escludo anche questo. Perché, altrimenti, si sarebbe rotto durante uno dei tanti tagli di tronchi di legno stagionato, o magari durante il batoning sui chiodi.
Quindi?
Quindi Mea Culpa. Colpa mia. E forse, un po’ dell’angolo molto acuto dei biselli, assieme ad uno spessore, in zona filo, di 0,7 mm. Ma del resto è l’unico Caio che ha riportato un danno così notevole e io stesso lo avevo usato con soddisfazione e successo per lavori decisamente gravosi.
In ogni caso questa esperienza verrà utilizzata per migliorare i prossimi Nexus, compreso il Nexus Centurione (il cui spessore in zona filo è stata aumentato di 0,5 mm e l'angolo di afilatura è passato da 22° a 27°).